
Il presidente ucraino avverte i due leader: "Non possono decidere nulla senza di noi. Spero che Trump ne sia consapevole". Fonti Casa Bianca: "In Alaska inizio nuova fase". Leader Ue, dichiarazione congiunta senza l'Ungheria: "Percorso pace non può essere deciso senza Kiev"
"È impossibile parlare dell'Ucraina senza l'Ucraina. Senza di noi, non possono prendere alcuna decisione". Dopo essere stato escluso dal vertice di Ferragosto, Volodymyr Zelensky ha scelto di ribadire ancora una volta la posizione di Kiev durante un forum con i giovani.
"Pertanto, il dialogo tra il presidente degli Stati Uniti e Putin può certamente essere importante per il loro percorso bilaterale. Ma non possono decidere nulla sull'Ucraina senza di noi", ha sottolineato Zelensky, auspicando che Donald Trump sia consapevole di questo concetto. Il leader ucraino, stando a quanto riferito dai media locali, si è anche detto fiducioso che incontrerà Putin e Trump, "ma non so quando".
In ogni caso, Putin ha ottenuto una "vittoria personale" nell'incontrare Trump sul territorio statunitense, ha poi detto Zelensky, ai giornalisti sottolineando come l'incontro in programma venerdì in Alaska abbia ulteriormente ritardato le sanzioni contro Mosca.
"Innanzitutto, (Putin, ndr) si incontrerà sul territorio statunitense e ciò lo considero una sua vittoria personale. In secondo luogo, esce dall'isolamento perché si incontrerà sul territorio statunitense. In terzo luogo, con questo incontro ha in qualche modo rinviato le sanzioni", ha detto Zelensky ai giornalisti.
Il leader ucraino è tornato quindi a lanciare l'allarme. "Crediamo che (i russi, ndr) si stiano preparando per un'operazione offensiva in tre direzioni. Le principali sono Zaporizhzhia, Pokrovsk e Novopavlivka", ha detto parlando dei nuovi attacchi russi via terra in almeno tre diverse direzioni lungo la linea del fronte per fare pressione su Kiev e ottenere concessioni.
Il presidente ucraino ha quindi escluso il ritiro delle truppe dalla regione del Donbass come parte di un accordo di pace con la Russia, dopo che il presidente Usa ha suggerito che entrambe le parti dovrebbero cedere territorio. "Non ci ritireremo dal Donbass... Se ci ritiriamo dal Donbass oggi, le nostre fortificazioni, il nostro terreno, le alture che controlliamo... Apriremmo chiaramente un ponte per i russi per preparare un'offensiva", ha detto ai cronisti.
Secondo Zelensky, gruppi di soldati russi sono intanto avanzati di circa 10 chilometri in alcune aree del fronte est dell'Ucraina, ma queste unità saranno "distrutte". Si tratta di gruppi che "non hanno equipaggiamenti (pesanti ndr,), solo le loro armi in mano. Alcuni sono stati eliminati, alcuni fatti prigionieri. Troveremo gli altri e li distruggeremo molto presto", ha detto alla stampa, stimando che gli attacchi mirassero a creare il falso racconto che "la Russia avanza e l'Ucraina perde", appena qualche giorno prima dell'incontro previsto tra il presidente russo e il presidente statunitense.
Il faccia a faccia di Ferragosto potrà essere "l'inizio di una nuova fase", affermano intanto fonti della Casa Bianca citate da Politico, descrivendo quindi l'incontro di venerdì in Alaska come un passo verso la fine della guerra in Ucraina, evitando però promesse di annunci di cessate il fuoco o altri accordi.
"Dopo avranno parlato, Trump potrà valutare quanto Putin sia serio sulla pace", proseguono le fonti, sottolineando che sarà essenziale "fidarsi dell'istinto" del presidente americano che ieri ha assicurato che in due minuti capirà se un accordo per mettere fine alla guerra in Ucraina sia possibile, "perché questo è quello che faccio, faccio accordi".
Dalla Casa Bianca ricordano poi come l'idea del vertice sia nata dopo che l'inviato speciale Steve Witkoff, che la scorsa settimana ha incontrato Putin a Mosca, ha riferito a Trump che il presidente russo ha espresso il desiderio di incontrarlo.
Inoltre Putin ha "offerto un piano, forse non un piano praticabile, ma c'e' qualcosa su carta, qualcosa che mostra un progresso". "Tutto questo porta il presidente a dover esprimere un giudizio sulle intenzioni di Putin", affermano ancora dalla Casa Bianca, concludendo che il presidente, considerando un progresso la disponibilità di Putin, "andrà e lo ascolterà".
Putin ha parlato intanto con Kim Jong-un del suo prossimo incontro in Alaska, rende noto il Cremlino che, in un comunicato diffuso dopo la telefonata tra i due leader, scrive che "il presidente russo ha anche condiviso con Kim informazioni nel contesto dei prossimi colloqui con il presidente Trump".
Nel colloquio, prosegue il comunicato citato dalla Tass, Putin ha espresso la sua gratitudine "per il sostegno fornito dalla repubblica popolare della Corea durante la liberazione del territorio della regione del Kursk dalle forze di invasione del regime di Kiev" apprezzando "il coraggio, l'eroismo e l'altruismo mostrato dai soldati nordcoreani".
"Il popolo ucraino deve avere la libertà di decidere il proprio futuro. Il percorso per la pace in Ucraina non può essere deciso senza Kiev". E' quanto affermano intanto i leader dell'Unione Europea in una dichiarazione congiunta pubblicata ore dopo la conferma da parte del presidente americano che il leader ucraino non sarà invitato al vertice di venerdì in Alaska. "Negoziati seri possono solo avvenire nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità", ribadiscono.
"Noi, i leader dell'Ue - prosegue la dichiarazione alla quale non si è associata l'Ungheria - accogliamo con favore gli sforzi del presidente Trump volti a porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e a conseguire una pace e una sicurezza giuste e durature per l'Ucraina". I capi di Stato e di governo ricordano che "la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha implicazioni più ampie per la sicurezza europea e internazionale: condividiamo la convinzione che una soluzione diplomatica debba tutelare gli interessi vitali dell'Ucraina e dell'Europa in materia di sicurezza".
"L'Ue, in coordinamento con gli Stati Uniti e altri partner che condividono gli stessi principi, continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all'Ucraina, che sta esercitando il suo diritto intrinseco all'autodifesa. Continuerà inoltre a sostenere e ad applicare misure restrittive nei confronti della Federazione russa", conclude la dichiarazione, ribadendo "il diritto intrinseco dell'Ucraina di scegliere il proprio destino" assicurando che "continuerà a sostenere l'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'Ue".
I leader dell'Unione Europea insistono perché la pace in Ucraina sia "giusta e duratura, porti stabilità e sicurezza nel rispetto del diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità, integrità territoriale", mentre "i confini internazionali non devono essere cambiati con la forza".
"Un'Ucraina in grado di difendersi efficacemente è parte integrante di qualsiasi garanzia di sicurezza futura. L'Unione Europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza sulla base delle rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale e nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri, tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri".
Secondo quanto scrive il Daily Telegraph, Zelensky avrebbe informato i suoi alleati europei della disponibilità di Kiev a scambiare una tregua con la cessione del controllo alla Russia dei territori che già occupa, ma non un lembo di terra in più. Si tratterebbe quindi di congelare la linea del fronte, con l'ulteriore richiesta ai Paesi alleati di garanzie di sicurezza nella forma di rifornimenti di armi e di un percorso verso l'inclusione dell'Ucraina nella Nato.
Sul fronte della cronaca, le forze russe sono riuscite a rompere la linea del fronte nella regione di Donetsk dove stanno per circondare la città di Pokrovsk. "La situazione è caotica ma il nemico ha trovato buchi della difesa e si sta infiltrando in profondità", ha scritto il sito di intelligence open source ucraino Deep State su Telegram. Lo stato maggiore ucraino ha ammesso ieri che le forze russe "stanno usando il loro vantaggio numerico" per spingere, a piccoli gruppi. Vengono dispiegate forze ulteriori "per identificare e distruggere gruppi di sabotatori nemici".
I militari russi hanno conquistato almeno nove insediamenti vicino a Dobropillia, 22 chilometri a nord di Pokrovsk, e stanno avanzando dal nord, est e sud, usando unità di fanteria di piccole dimensioni e la ricognizione dei droni per portare al limite le difese ucraine. Pokrovsk è uno snodo strategico dei trasporti fra il Donetsk e Kramatorsk e la regione di Dnipropetrovsk.