
Domani i leader europei andranno alla Casa Bianca con Zelensky per l'incontro con Trump. Witkoff: "Da Putin concessioni su cinque Regioni ucraine"
"Sono inaccettabili le richieste russe che minano l'integrità territoriale di Kiev". E' quanto sostiene il presidente francese Emmanuel Macron, intervenendo al termine della videoconferenza con i leader europei e Volodymyr Zelensky alla vigilia dell'incontro alla Casa Bianca con Donald Trump. "Le discussioni territoriali sull'Ucraina" non possono essere fatte "senza le autorità ucraine", riferendosi al fatto che si parla di "scambi territoriali, come se fossero già decisi e si aspetti solo il placet di Kiev". "C'è solo uno Stato che propone una pace che sia una capitolazione dell'Ucraina: la Russia", ha detto ancora.
Il presidente francese ha ribadito che "le discussioni territoriali sull'Ucraina" non possono essere fatte "senza le autorità ucraine", riferendosi al fatto che si parla di "scambi territoriali, come se fossero già decisi e si aspetti solo il placet di Kiev". "C'è solo uno stato che propone una pace che sia una capitolazione dell'Ucraina: la Russia", ha detto ancora.
"Non possiamo schierarci dalla parte del riconoscimento della legge del più forte", altrimenti, "inaugureremo un nuovo ordine internazionale, non più basato sul diritto". "La sicurezza degli europei, e della Francia, dipende da questo", aggiunge. E in questo quadro gli europei devono essere assolutamente presenti "ai prossimi vertici riguardanti l'Ucraina".
E riguardo ai vertici il presidente francese ha espresso gravi dubbi sulla vera disponibilità di Vladimir Putin: "C'è solo un Paese che propone una pace che sia la capitolazione: la Russia. Se siamo deboli con la Russia oggi, ci prepariamo ai conflitti di domani".
"L'obiettivo di questa riunione è di essere molto chiari sulle garanzie di sicurezza che vogliamo, sui prossimi passi e su come organizzare i prossimi incontri con il presidente Putin, l'Ucraina, gli Usa e gli europei" ha detto Emmanuel Macron. "Dobbiamo preparare insieme la visita di Volodymyr domani a Washington, alcuni di noi ci saranno", ha aggiunto il presidente francese nel video pubblicato da Le Parisien.
Alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato nel pomeriggio a una nuova video-conferenza della coalizione dei Volenterosi, che ha permesso un coordinamento in vista dell'incontro di domani a Washington. Nel corso della discussione, si legge in una nota di Palazzo Chigi, "è stata ribadita l'importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per porre fine al conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell'Ucraina, che dovrà essere coinvolta in ogni decisione relativa al suo futuro". L'Ucraina, precisa la nota, "dovrà essere coinvolta in ogni decisione relativa al suo futuro". La 'call' dei Volenterosi "ha confermato la necessità di mantenere la pressione collettiva sulla Russia e di solide e credibili garanzie di sicurezza", riferisce Palazzo Chigi.
"Servono garanzie di sicurezza che funzionino" ha detto il presidente ucraino Volodymy Zelensky a Bruxelles dopo il bilaterale con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. "Non ho visto alcuna indicazione", inoltre, del fatto che Mosca sia pronta a un trilaterale insieme all'Ucraina e gli Stati Uniti. "Le questioni territoriali sono importanti", precisa, sottolineando che queste dovranno essere appunto al centro dell'incontro trilaterale con Putin e Trump. E se Mosca rifiuterà questo incontro saranno necessarie "altre sanzioni", ha aggiunto Zelensky. "Putin non vuole fermare le uccisioni, ma deve farlo" aggiunge. "E' impossibile farlo sotto la pressione delle armi, è indispensabile un cessate il fuoco". "Abbiamo bisogno di negoziati veri, che significa che possiamo iniziare da dove è adesso la linea del fronte" sottolinea.
"E' importante che parliamo insieme con l'America e che Washington sia con noi" ha detto, riferendosi al fatto che domani la presidente della commissione Ue ed altri leader europei andranno con lui alla Casa Bianca per incontrare Donald Trump.
"Putin ha molte richieste, ma non le conosciamo tutte" ha detto il presidente russo, parlando della richiesta del presidente russo di cedere il Donetsk, ha ribadito: "Per la costituzione è impossibile cedere o scambiare territori". Putin, ha rivendicato ancora Zelensky, "non ha successo nella regione del Donetsk, per 12 anni non è riuscito a conquistarla e ancora non ci riesce".
"Il fatto che gli Stati Uniti siano pronti a prendere parte alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina è una decisione storica" scrive, poi, su X Zelensky dopo la videoconferenza con i leader della coalizione dei Volenterosi. "Le garanzie di sicurezza, come risultato del nostro lavoro comune, devono essere molto pratiche, garantire protezione terrestre, aerea e marittima e devono essere sviluppate con la partecipazione dell'Europa". "Sono grato a tutti i partecipanti ai colloqui della Coalizione dei volenterosi, alla vigilia dell'incontro a Washington con il presidente Trump. E' stata molto utile" aggiunge, sottolineando che "c'è un chiaro sostegno all'indipendenza e la sovranità dell'Ucraina". "Tutti hanno convenuto sul fatto che i confini non debbano essere cambiati con la forza, tutti sostegno che le questioni chiave debbano essere risolte con la partecipazione dell'Ucraina nel formato trilaterale, l'Ucraina, gli Usa e il leader russo". "Abbiamo anche discusso ovviamente di come fermare al più presto possibile le uccisioni - conclude - lavoriamo alla visione comune di un accordo di pace che sia veramente giusto, rapido ed efficace".
Da parte sua la von der Leyen auspica un trilaterale tra Donald Trump, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "al più presto possibile", ricordando che le decisioni sulle questioni territoriali "devono essere prese dall'Ucraina e dall'Ucraina soltanto". L'Ue, ribadisce, sosterrà Kiev "fintanto che sarà necessario" per arrivare a "una pace giusta e duratura". "I confini internazionali non possono essere cambiati con la forza", parlando delle richieste territoriali russe e ribadendo che "queste decisioni devono essere prese dall'Ucraina e dall'Ucraina soltanto, queste decisioni non possono essere prese senza l'Ucraina al tavolo". Poi von der Leyen ha ricordato che servono "forti garanzie di sicurezza per proteggere gli interessi vitali di sicurezza di Ucraina ed Europa e che Kiev deve essere in grado di mantenere la sua sovranità e la sua integrità territoriale".
L'Ucraina deve diventare "un porcospino d'acciaio, indigesto per possibili invasori". "Dobbiamo avere forti garanzie di sicurezza per proteggere interessi di sicurezza vitali sia dell'Ucraina che dell'Europa. L'Ucraina deve essere in grado di mantenere la sua sovranità e integrità territoriale - ha continuato - non ci possono essere limitazioni alle sue forze armate".
"E' importante che parliamo insieme con l'America e che Washington sia con noi" aggiunge von der Leyen, ringraziando Trump per "la disponibilità a contribuire all'articolo 5 (della Nato) come garanzia di sicurezza per l'Ucraina". "Finché continuerà lo spargimento di sangue in Ucraina", però, informa, "l'Ue continuerà ad applicare sanzioni economiche e pressioni diplomatiche alla Russia". Per la presidente della Commissione europea l'adozione del 19esimo pacchetto di sanzioni potrebbe avvenire "a settembre".
"Grandi progressi sulla Russia, state sintonizzati" ha scritto Donald Trump in un post pubblicato su Truth Social, dopo aver attaccato in due precedenti post le 'fake news e i loro soci, gli estremisti democratici" per le critiche ai risultati ottenuti con il vertice in Alaska con Vladimir Putin. "Io ho avuto un grande incontro in Alaska sulla stupida guerra di Biden, che non sarebbe dovuta neanche iniziare", afferma.
"Se avessi convinto la Russia a rinunciare a Mosca come parte dell'accordo avrebbero detto che ho fatto un terribile errore e un cattivo accordo, è per questo che sono chiamate fake news", ha scritto denunciando quella che definisce "distorsioni della realtà".
In Alaska Donald Trump e Vladimir Putin hanno concordato "robuste garanzie di sicurezza" per l'Ucraina, ha riferito l'inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, che era presente all'incontro fra i Presidenti di Russia e Stati Uniti venerdì ad Anchorage. "Abbiamo concordato robuste garanzie di sicurezza che descriverei come una svolta", ha dichiarato Witkoff in una intervista a Cnn.
La Russia ha fatto "alcune concessioni" in relazione alle cinque regioni ucraine al centro del suo sforzo bellico, ha riferito l'inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, che ha preso parte all'incontro di vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin venerdì alla Casa Bianca. Witkoff, in una intervista a Cnn, ha detto di auspicare che la riunione di domani allo Studio ovale, fra Trump, Zelensky, e i leader europei, possa essere "produttiva". Le cinque regioni a cui si riferisce Witkoff sono probabilmente Crimea, Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson che la Russia ha annesso al suo territorio nel 2014, per la Penisola sul Mar Nero, e nel settembre del 2022, per le altre quattro regioni.
Le concessioni da parte di Putin "sono significative. Anche se questo non significa che siano sufficienti. Il punto è che abbiamo iniziato a riscontrare una certa moderazione nel modo in cui pensano che si possa arrivare a un accordo di pace", ha concluso.
Marco Rubio afferma che l'idea di un accordo per un cessate il fuoco temporaneo "non è escluso", anche se i leader Usa, Ucraina e Russia sono d'accordo sul fatto che "il modo migliore di mettere fine al conflitto è con un accordo di pace". "Non c'è dubbio su questo - ha detto il segretario di Stato Usa intervistato da Nbcnews - chi sarebbe contrario all'idea che domani veniamo da voi e diciamo 'abbiamo un accordo di pace pieno, è fatto'. Penso che questo sia il modo migliore di mettere fine alla guerra". "Ora, se c'è la necessità di un cessate il fuoco sulla via verso questo, bene noi lo sosterremo, sfortunatamente - ha poi ammesso - i russi per ora non sono d'accordo".