West Nile, i morti salgono a 15: nel Lazio c'è una settima vittima

Si tratta di una donna di 83 anni e di un uomo di 77. Gli aggiornamenti su West Nile, Dengue (che da gennaio ha registrato 111 casi in Italia), Chikungunya e altre arbovirosi

Ambulanza - Fotogramma / Ipa
Ambulanza - Fotogramma / Ipa
07 agosto 2025 | 10.35
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Salgono a 15 i morti di West Nile in Italia. Il bilancio delle vittime è salito oggi nel Lazio, dove sono decedute due persone. Una donna di 83 anni di Pontinia è morta all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. "La paziente - ha comunicato la Regione - era arrivata in pronto soccorso il 24 luglio scorso. Ricoverata in rianimazione in gravi condizioni per la presenza di pluripatologie concomitanti, è deceduta nel reparto di terapia intensiva".

Un uomo di 77 anni è deceduto invece all'ospedale Isola Tiberina Gemelli Isola di Roma. Il paziente, già sottoposto a dialisi, era ricoverato dal 26 luglio scorso ed è morto nel reparto di terapia intensiva.

Salgono così a 7 i casi di morte per il virus West Nile nel Lazio. Gli altri decessi si sono verificati in Piemonte (1) e in Campania (7).

Sesto caso di morte per il virus della West Nile accertato nel Lazio. È morta oggi, all’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, una donna di 83 anni di Pontinia. "La paziente - comunica la regione Lazio - era arrivata in pronto soccorso il 24 luglio scorso. Ricoverata in rianimazione in gravi condizioni per la presenza di pluripatologie concomitanti, è deceduta nel reparto di terapia intensiva".

Primo possibile contagio a Roma

Oltre al settimo decesso per West Nile nel Lazio, c'è anche il primo caso con possibile contagio avvenuto a Roma. E' una donna di 77 anni ricoverata in un reparto ordinario all'Istituto Spallanzani di Roma. Per la paziente si pensa che l'esposizione al virus sia avvenuta nella zona dell'Infernetto nella Capitale ed è per questo che la Regione Lazio ha esteso le misure di prevenzione e contenimento della diffusione del virus West Nile - già previste per le Asl di Latina, Frosinone e Roma 6 - anche alla Azienda sanitaria locale Roma 3 come riportato in una nota. La decisione è stata assunta nel corso della cabina di regina di oggi tra la Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria, l'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani e l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, oltre alla stessa Azienda sanitaria.

I casi di West Nile, ultimo bollettino Iss

"Salgono a 173 in Italia dall'inizio dell'anno i casi confermati di infezione da West Nile virus (Wnv) nell'uomo (89 nel precedente bollettino) con 11 decessi" secondo la piattaforma Iss. Lo riporta il quarto bollettino della sorveglianza pubblicato oggi dall'Istituto superiore di sanità. "Tra i casi confermati, 72 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 2 Lombardia, 4 Veneto, 1 Friuli Venezia Giulia, 2 Emilia Romagna, 37 Lazio, 21 Campania, 1 Basilicata, 1 Sardegna), 14 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 85 casi di febbre, un caso asintomatico e un caso sintomatico", si legge nel bollettino.

Secondo i dati dell'Iss, "tra i casi confermati sono stati notificati 11 decessi (1 Piemonte, 4 Lazio, 6 Campania)", ma alla piattaforma ancora non sono arrivate alcune notifiche regionali, che porterebbero i decessi a 15 in totale (1 in Piemonte, 7 nel Lazio e 7 in Campania). "La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive fin ora segnalate, è pari al 15% (nel 2018 20%, nel 2024 14%)", conclude il bollettino.

I casi di Dengue

Per quanto riguarda invece la Dengue, l'Istituto superiore di sanità fa sapere che aumentano i casi ma in Italia non risulta alcun decesso.

Secondo i dati aggiornati dall'Istituto superiore di sanità, rispetto alla scorsa settimana, ci sono 13 casi in più di Dengue, di cui 12 importati e uno autoctono in Veneto. "Dal 1 gennaio al 5 agosto 2025, al sistema di sorveglianza nazionale risultano 111 casi confermati di Dengue: 107 associati a viaggi all'estero e 4 autoctoni, età mediana 41 anni, 58% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati 2 differenti eventi di trasmissione locale del virus in 2 diverse regioni", l'Emilia Romagna (3 casi autoctoni) e il Veneto (1). "Sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche".

Altri virus

Quanto alle arbovirosi oggetto di aggiornamento mensile, "dal 1 gennaio al 29 luglio 2025 - ricorda l'Iss - sono stati registrati 32 casi confermati di Chikungunya (30 casi associati a viaggi all'estero e 2 casi autoctoni, età mediana 46,5 anni, 53% di sesso maschile, nessun decesso); 4 casi di Zika virus (tutti importati, nessun decesso); 23 casi di "encefalite da zecche Tbe" (tutti autoctoni, età mediana 52 anni, 57% di sesso maschile, nessun decesso); 38 casi di Toscana virus (tutti autoctoni, età mediana 59,5 anni, 74% di sesso maschile, nessun decesso)". I casi autoctoni di Chikungunya sono entrambi in Emilia Romagna; la trasmissione locale di Tbe si concentra prevalentemente in Veneto (14 casi), quella di Toscana virus in Emilia Romagna (15).

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